DenominazioneMeursault
MEURSAULT rappresenta la denominazione di Cote de Beaune che esprime chardonnay tra i più ricercati al mondo, perché costituisce un unicum per la caratterizzazione estremamente multisfaccettata dei propri vini. Le pochissime aree destinate al pinot noir si rinvengono solo nella parte nordista della aoc e quella sudista, nel comune di Blagny, al confine con Puligny-Montrachet. Rappresenta il comune viticolo più ampio di quest'area sudista della Cote d'Or. Ne è la sua autentica porta di ingresso. L'appellazione, fondata da antichi insediamenti romani e storicamente tra i vini più reputati di Francia, si dispiega su circa 360 ettari vitati e si trova ad altezze sul livello del mare comprese tra i 220 ed i 300 metri d'altitudine, su terreni di pendenza variabile: da scarsa, quasi piatta, come nel celebre climat "Les Charmes bas", a molto più ripida per i "Perrières", gli "Genevrières dessus", i "Goutte d'Or" ed i "Poruzots". I primi significativi cenni letterari sulle potenzialità della viticoltura di quest'area risalgono al XVII secolo e ne furono autori di grande autorevolezza calibri narrativi come Courtépée, Béquillet, il dottor Lavalle, Danguy e Aubertin, Rodier, Anny ed Henri Paul Sadrin Cannard. Gli antichi canoni valutativi di questo lontano passato sono tutt'oggi cristallizzati nel mantenimento orgoglioso di una tradizione identitaria che ha radici profonde, ma appare necessario adeguare il pensiero della viticoltura di Meursault alle dinamiche odierne, poichè vi è stata un'evoluzione che non si può ignorare. Il nucleo cittadino, suddiviso tra alte mura che individuano le proprietà ed antiche dimore, è capeggiato dalla chiesa di Saint Nicolas, circondata da alcuni edifici di grande valore storico, in proprietà di famiglie borghesi e facenti parte dell'aristocrazia del luogo, proprietari di vasti latifondi o negozianti, datate XVIII e XIX secolo. In questa denominazione non sono presenti grand cru ma l'enorme varietà delle componenti dei suoli e sottosuoli del comune, che solo pochissime aoc possono realmente vantare, rendono Meursault un comune dai vini lontanissimi rispetto agli stereotipi dell'immaginario medio e dalla vulgata, i quali li hanno ingenerosamente appiattiti su definizioni che li descrivono frettolosamente soprattutto per la massiccia presenza di alcuni marcatori definiti paradigmatici (nuances grasse di burro, nocciola, croissant ed ampiezze volumetriche a discapito di molti casi ci clamorose ascendenze minerali). Insomma, i vini di questa aoc sono costituiscono un meraviglioso arcobaleno di dettagli e forme, a testimonianza che le classificazioni qualitative vanno osservate con rispetto ma anche con spirito critico, affinato da conoscenze profonde.
I PEDOCLIMA E GEOLOGIA DEI SUOLI. Considerata la grande variabilità altimetrica della aoc, questo comune è in grado di esprimere sfaccettate interpretazioni dei terroirs che ivi si trovano; le matrici dei suoli sono estremamente variabili, spaziando dalla presenza di limo a marne a prevalenza calcarea molto coriacea ad argille scure, favorite dalla presenza di aree in cui sono presenti ossidi ferrosi; quelle dei sottosuoli presentano, invece, un'identità comune, costituita da una lastra orizzontale e corposa di epoca Giurassica Media alla quale fanno seguito basamenti di epoca Calloviana, Bathoniana e lastre calcaree del periodo Oxfordiano (ricche di presenza fossili). La variabilità del calcare che qui si può rinvenire rende estremamente raffinate le sfaccettature dei vini di questa denominazione: si spazia dal calcare oolitico a quello rosaceo alla rarissima dolomia.
I CRUS DELLA DENOMINAZIONE: Sono presenti 17 premier cru, nonché numerosi, e qualitativamente significativi, village. Il territorio si può suddividere idealmente in quattro zone viticole che analizziamo sequenzialmente, da nord a sud. La prima sotto-zona, dalla quale ci si aspetterebbe solo grandi chardonnay, evidenzia subito una eccezione: infatti, qui, al confine con Volnay, alcuni dei migliori climats sono piantumati a vigne di pinot noir: si tratta dei celeberrimi Santenots (considerato che Volnay produce quasi esclusivamente vini rossi, anche questa frazione di Meursault viene denominata come "Volnay 1er cru Les Santenots"); quest'area settentrionale, nei cui suoli prevale una marna a prevalenza calcarea, comprende due climats di grande prestigio: Les Cras (il più noto tra i due, esteso per 2ha 91a 62ca) e Les Caillerets (1ha 3a 19ca); sui profili collinari, alle spalle del paese, si incontrano altri notevoli climats, classificati village: da Meix Chavaux (esposto a nord-est, in una zona piuttosto fredda, in cui imperversano correnti provenienti dalla vallata di Auxey-Duresses, che costringono a vendemmie tardive; queste condizioni climatiche danno luogo a fini di grande finezza ed eleganza, soprattutto nelle stagioni più calde, di 10ha 25a 58ca) a Les Tesson, tra i più rinomati, in grado di esprimere vini con un deciso carattere minerale, tesi, eleganti e capace di sfidare il tempo per decenni (di 4ha 16a 91ca), a Les Chevalières (climat di grande fama) sino a Luchets a Les Rougeots; tutti rappresentano straordinarie espressioni di questa AOC, senza però assurgere al rango di premier cru. La terza zona è ubicata in prossimità degli apici delle colline: si tratta di un'area che si estende dal confine con Auxey Duresses sino alla località di Blagny; qui le vigne sono situate ad altezze prossime ai 300 mt: queste condizioni danno luogo a vini lievi, dove il carattere calcareo dei terreni determina una notevole impronta minerale; i climats più significativi dell'area sono: Blagny, Les Narvaux, Les Tillets, Les Cloux, Les Vireuils. A sud del comune, in direzione di Puligny Montrachet, si trovano, invece, i vigneti più prestigiosi della denominazione: qui i terreni godono di ottima reputazione ed il centro della collina è occupato dai 1er crus (che, tutti assieme, non rappresentano nemmeno la totalità della superficie di chateau Lafite a Pauillac): qui spicca comunque il piccolo lieu-dit di Limozin, adiacente al celeberrimo 1er cru Genevrieres du dessous ed ai Poruzots, su terreni leggermente in pendenza, esposti ad est, in cui le uve maturano precocemente: i vini di questa parcella non lesinano in potenza e complessità e si segnalano come particolarmente interessanti, costituendo una sorta di Genevrieres in diesis minore; ne nascono vini dall'animo vellutato, pieno ed avvolgente, soprattutto se provenienti da vecchie vigne (in questa zona sono piuttosto frequenti) e particolarmente succosi (le uve qui sono particolarmente gliceriche); qui i terreni, costituiti da una marna argillo-calcarea, sono composti sia da terres blondes che da piccole pietre nella parte superiore e suoli profondi nella parte inferiore, in prossimità del lavatoio comunale; poi si incontra il lieu-dit di Narvaux du dessous, di buona ascendenza minerale e finezza; altri lieu-dit interessanti qui sono des Pelles, des Crotots, des Gruyaches et des Buissons Certaut: essi, di regola, vengono assemblati per formare un unico vino di categoria village; si segnala che una buona parte della località Les Gruyaches è stata unica negli anni '50 dello scorso secolo al celeberrimo climat di Les Charmes; per quanto riguarda gli altri lieu-dit della zona essi non godono di particolare fama, poiché insistono su terreni poco drenanti, in cui l'acqua ristagna sovente. Per quanto riguarda i 1er cru della zona, si tratta di lotti esposti interamente ad est, tra cui spiccano i lieu dits di Porousot (suddiviso tra Le Porusot de Dessus e de Dessous), Gouttes d'Or, Charmes (suddiviso tra de Dessus e de Dessous), Genevrieres (de Dessus e de Dessous) e Perrieres (in cui insistono il Clos des Perrières, il vero cuore pulsante, e il Aux Perrières, suddiviso in Dessus e Dessous). Sulla aoc di Meursault, questi climats sanno tradurre meravigliosamente il terroir di appartenenza, i cui suoli spiccano per una cospicua presenza di calcare attivo e marne dolomitiche, nonchè sabbie fini, ricche di magnesio; il tutto si traduce in una mineralità senza pari, ed un profilo aromatico di prim'ordine. Eccelle su tutti il Perrieres, il Premier Cru più titolato di Meurseault, dalla longevità straordinaria, e definito uno dei vini più intellettuali del comune. Il cliché scandisce notoriamente questa AOC come distintiva e tipica nella produzione di chardonnay dagli aromi caldi e macerati (sentori di nocciola e malto), grassi, ampi, di buona concentrazione, dalla notevole longevità potenziale (meravigliosi se accostati a pesce marino in salsa o pollame); tuttavia, esistono eccezioni, in distonia con il paradigma più diffuso di questi vini, che sono in grado di confermare che questa AOC possiede una identità geologica ricchissima di sfumature e di straordinaria ampiezza espressiva.
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Meursault 1er cru Perrieres 2020
250,00 €Iva inclusa
warning TERMINATO: in verifica di approvvigionamento l'annata 2022
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Meursault 1er cru clos des Perrieres monopole 2020
300,00 €Iva inclusa
warning TERMINATO: annata 2021 in verifica di riapprovvigionamento per la primavera 2024