la storia viticola legata a questo climat (di cui i Gouges possiedono vigne di età media di 55 anni, dispiegate su 1.1 ha) gli riconosce, in pectore, la qualità dell’unico vero grand cru della denominazione; i terreni sono marcati da argilla scura, che scandisce un colore scintillante, fitto, e materia gustativa molto articolata e complessa, cui il tempo riconoscerà la giusta grandezza; Versione '16: naso intriso di spessa mineralità pietrosa e piccoli frutti a bacca nera, inseriti in un contesto di elevata, progressiva, tensione carnosa, ad alto tasso di masticabilità; l'ingresso in bocca sussurra eleganza ed ampiezza, nonché una componente fruttata molto precisa: prugna scura, amarena, bacche di liquirizia, nuances sottili di mentolo, cassis, grafite, bacche dolci, polvere di caffè e sussurrate carezze frutto del sapiente utilizzo del legno nuovo, nonchè, sul finale, una nota fumè e di humus; chi lo degusta ha a che fare con un'esperienza sensoriale che racconta un sorso profondo, stratificato, corposo, e sempre cristallino, dalla lunghezza eccezionale, che chiude, in via retrolfattiva, riproponendo l'ampia compilation fruttata citata, frastagliata in una serie di rimandi aromatici deliziosi. Il dossier per promuoverlo a grand cru dovrebbe essere giunto a buon punto. E sarebbe decisamente ora. Apogeo di consumazione [2023-2030]