Taupenot Merme Scheda prodotto
Climat di grande prestigio, adiacente ad altro grand cru della denominazione, quello di “Charmes-Chambertin”; il vigneto è posto il leggera pendenza, a circa 280 metri d'altitudine ed è composto da viti frutto di una selezione massale, piantate su un terreno argillo-calcareo, con una densità di impianto di 10 mila ceppi per ettarononostante la prossimità con Charmes, questo intrigante vino, possiede proprie caratteristiche, molto differenti dal dirimpettaio, perché il suo terroir è influenzato dalla Combe Grisard. Dei grand crus di Gevrey-Chambertin è quello che maggiormente incarna un’anima forgiata da una seducente articolazione e complessità estrattive (da intendersi nel senso della estrema ricchezza gusto-olfattiva della materia che lo contraddistingue), che instillano nel degustatore spunti ed innumerevoli sfaccettature sulle quali soffermarsi; si candida come un vino estremamente adatto a svolgere il suo grande potenziale in un arco ampio di affinamento; secondo la vulgata, sebbene sia più piacevolmente profumato dello “Charmes-Chambertin”, questi due grand crus sono quelli che incarnano al meglio i sostantivi di seduttività e purezza dell’intera denominazione; Il domaine Taupenot Merme possiede una parcella nei “Mazoyer” di 0.86 ha (frutto del missaggio di due parcelle: la prima, di 0.85 ha con vigne piantate nel 1959, e la seconda, di 0.0035 ha, con vigne del 1958) dislocata su un terreno ghiaioso e poco profondo, su cui insiste un vigneto dall’età media di circa 50 anni. Il lavoro in vigna è improntato all’osservanza dei dettami del biologico. Quanto al metodo di lavoro in vigna, la raccolta delle uve è manuale e dopo una rigorosa cernita, le bacche vengono poste in vasche in cui sostano 8-10 giorni a 10 gradi crica per una prima macerazione a freddo; successivamente, macerano per 18-23 giorni in vasche d'acciaio termoregolate, con follature e rimontaggi cadenzati a seconda della natura del millesimo; segue poi un decuvage manuale, senza pompaggio; segue poi l'assemblaggio en fute de chenes, una fermentazione malolattica, un soutirage ed una leggera addizione si solforosa, e, successivamente segue l'elevage in piece nuove tra il 40 ed il 50 per cento, a seconda del millesimo, per 15-18 mesi, al termine del quale non si procede nè a collage nè a filtrazioni. Nella versione ’12 il volume del profilo aromatico è nettamente amplificato rispetto alle annate limitrofe e mostra un’impressionante nitidezza e vivacità di sorso, che evidenziano ampie sensazioni tattili di crostata di ciliegia, un tappetino infinito di fragoline selvatiche, una godibilissima mineralità infiltrante e tannini dolci; il vino dimostra un’ottima profondità e tensione gustativa, e chiude con finiture carnose, che indugiano, scintillanti, sul palato. Un vino da emozioni stratificate e dai riverberi infiniti. Assieme al rarissimo e celeberrimo “Clos de Lambrays grand cru” è, senza ombra di dubbio, il gioiellino di casa Taupenot Merme. Apogeo di apertura [2020-2024]