De Montille Scheda prodotto
Volnay 1er cru Les Taillepieds 2019
l'etimologia del nome del climat esprime il carattere particolarmente ripido del luogo dove si dissodava e lavorava la terra; infatti, l'appezzamento all'interno del quale spicca, per posizionamento esemplare, la parcella dei De Montille, è situato in prossimità del pendio che sale verso la collina, denominata "Montagne du Chagnot": qui, i vigneron, costretti a guardare molto in basso, a causa della pendenza, rischiavano di ferirsi i piedi con gli strumenti di lavoro, a causa della presenza di piccoli ciottoli di ghiaia tagliente. Il climat è esposto ad est, sud-est, su un pendio moderato, composto da un primo strato di argilla chiara, su cui poggiano le su citate celebri ghiaie acuminate. L'assai reputato vino che ivi viene prodotto, è il frutto di un ettaro e mezzo di vigneto, di età media di oltre ottant'anni, d'appannaggio dei De Montille (coltivata in regime bio dal 1995, oggi certificata "Ecocert", ed in regime biodinamico dal 2005), il cui impianto si trova ubicato a circa 300 metri d'altitudine e poggia su terreni in cui prevale una marna calcarea, in parte di origine argoviana (piuttosto leggera e gessosa), ed in parte risalente al periodo oxfordiano (il primo stadio del periodo "Giurassico Superiore", quindi tra i 155 ed i 161 milioni di anni fa). Siamo al cospetto di un prodotto unico nel suo genere ed assolutamente paradigmatico di una delle anime più espressive ed autentiche di Volnay; questo vino, oltre un una vena tipicamente austera in fase giovanile, possiede un'intensità ed una complessità aromatica davvero di rara vivacità e dinamicità, valorizzate da una vinificazione quasi interamente effettuata con i raspi; il tessuto tannico, che disegna sempre un tratteggio didattico alla degustazioni di questo prodotto, si celebra sempre in delicatezza, frutto di un'estrazione eseguita con perizia esemplare. E' indubbiamente riconosciuto come "uno dei", se non "il" vino bandiera del domaine. Versione '19 da 94 punti base, davvero entusiasmante; Etienne ci confida che questa annata in rosso, rispetto alle immediatamente precedenti, lascia molta più mano libera interpretativa al vigneron; lui, ad esempio, ha ridotto l'apporto di rovere nuovo sull'intera linea; annata che Brian (braccio destro di Etienne, chef de cave californiano) ha vinificato a grappolo intero ed elevata in botti piccole nuove al 30 per cento. Rubino scintillante; profilo olfattivo meraviglioso che spande aromi di pepe nero, chiodi di garofano, sbuffi terrosi, sussurri di bacca di vaniglia, e poi il corredo fruttato, quindi ciliegia scura, crostata di confettura di fragole, mazzi di fori secchi sminuzzati, polvere di pietra gessosa; bocca solcata da tannini generosi e tridimensionali che sostengono un alveo fruttato scintillante; come al solito, tanta tensione, energia, solidità espressiva, netta personalità identitaria. Le vigne più antiche gestite del domaine hanno dato vita ad un millesimo sopraffino. Apogeo di consumazione [2024-2030].
Altri vini del domaineDe Montille
Meursault 1er Cru Les Perrieres 2019
Iva inclusa
Vosne Romanee 1er Cru Aux Malconsorts 2019
Iva inclusa
Vosne Romanee 1er Cru Aux Malconsorts cuvee Christiane 2019
Iva inclusa