frutto di un assemblaggio di tre parcelle: "Les Grandes Vignes", "Les Grasses Tetes" e "La Charme aux Pretres", questa creatura enoica di Jean rappresenta una cuvée di grande stoffa qualitativa per l'abile missaggio di anime di crus tutte differenti tra loro; è solita ammantarsi sempre di ottime prospettive già in sede di olfazione, nel corso della quale non lesina complessità ed intensità, prologo di quanto il vino riesce successivamente ad esprimere del proprio dna  in sede palatale. E' proprio qui che si riscontra la conferma di avere a che fare con un liquido dotato di una qualità non comune a questi livelli qualitativi: soprattutto, una stimolante verve evolutiva nel calice ed una dinamicità espressiva, davvero accattivanti; il vino si muove all'interno di un perimetro in cui troneggia una sapidità iodata estremamente territoriale, corroborata da un estratto sorprendentemente ricco, polposo, pulsante, che traccia la silhouette di un frutto scuro, intenso e lussurioso; insomma, una cuvée solare, dirompente, che irradia luce ispirata. Versione '17 caleidoscopica e deflagrante sia in fase olfattiva che gustativa, grazie all'annata golosa e classica, nel corso della quale la polpa, la sapidità e la freschezza del mix in assemblaggio, rappresenta un autentico trionfo saporoso; e che lunghezza in p.a.i. e corrispondenze retrolfattive. Cuvée davvero degna di "circoletto rosso". Gli assegniamo 94 di punti di partenza; a queste latitudini è davvero una chicca meravigliosa: lasciatela sbrogliare adeguatamente in affinamento, perché possiede un'energia dirompente. Apogeo di consumazione [2022-2028]