gli “Chenevottes” rappresentano una parcella messa a dimora negli anni '50, ubicata all'ingresso della Combe di St Aubin, esteso per 11 ha, e suddivisa in tre lieux-dits: “les chenevottes”, “Les Bondues” e “Les Commes”. Etimologicamente, deriva il suo nome dalla parola "cheneve", che significa "canapa" in francese antico, ed indica che, al posto di questa vigna, un tempo, insisteva un vecchio campo, adibito alla sua coltivazione. Il climat, sempre asciutto perchè ventoso, svetta nella sommità del pendio che guarda, dall'alto, in modo ossequioso, il Grand Cru Montrachet, nel contesto di una zona pianeggiante, contraddistinta da marne profonde di natura argillosa. Il vino degli Chenevottes è notoriamente profumato, dal caratteristico sentore di fossili sbriciolati, dalla piena leggibilità solo dopo qualche anno di sosta in vetro. Annata 2022 paglierina intensamente luminosa. Naso sapido e radioso di fossili e mandarino dolce. Bocca che rivela quanto questo vino di Jean sia intenso, di bella concentrazione e di una profondità che impressiona. Agrume e sale lungo tutto il sorso sino ad un finale di lento dispiegarsi in retrolfazione. Apogeo di consumazione [2027-2037]