Chevalier Montrachet grand cru Clos des Chevaliers monopole 2022

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  • Jean Chartron
  • 2022
  • Grand cru
  • Vinificazione : Egrappé/uve diraspate Egrappé/uve diraspate
  • Vitigno : Chardonnay Chardonnay
  • 2024-06-22
650,00 €

Iva inclusa

warning TERMINATO: l'annata 2023 sarà disponibile da maggio 2025

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terroir unico, oggi suddiviso tra venti proprietari, ricercatissimo dagli appassionati, ubicato appena sopra il mitico “Montrachet” ed un'area boschiva, esteso per 7.59 ha. Jean ci racconta che negli anni '70, con la benedizione delle autorità legislative in materia, riuscì a far annettere al cru 0,25 ha di “Cailleret”, il cui terreno incolto in quell'area del 1er cru, fu asportato dall'area originaria e depositato sulla roccia madre nella nuova ubicazione, che fu proclamata facente parte degli Chevaliers. Chartron appartiene alla ristretta elite di vignerons che possono vantare di possederne una quantità maggiore (0.47 ha), rispetto agli altri quindici. Il climat, adiancente alle vigne del Domaine d'Auvenay, esposto ad est-sud-est, tocca i 300 metri d'altitudine, suddivisa in tre terrazzamenti, con caratteristiche dei suoli distinte: in alto la presenza di marne oolitiche è massiccia, mentre nella parte sudista prevalgono striature ferrose, condivise con il “Montrachet”. Lo Chevaliers è un prodotto distintivo rispetto al nobile dirimpettaio, che riluce di una classe e di una finezza composta e scintillante proprie, con tratti sauvage, spiazzante per l'anima gusto-olfattiva, unica e luminescente per traccia salina. Un diamante purissimo, quindi, che vive di luce propria ed attraversa il tempo con nonchalance estrema. Annata 2022 gialla luminescente. Risulta un po' più sviluppato rispetto ai 1er cru. Naso di classe regale, meno esplosivo dei Pucelles, ma con l'affinamento adeguato metterà la freccia lasciando gli altri vini in palette dietro di due spanne. Bouquet di robusta costituzione, che deborda frutta gialla agrumata, scorza di lime, selce, pere mature, mela Granny Smit, pesche nettarina e frutto della passione in un melange ricco e di un grado d'intensità mirabolante dopo un'inizio in sordina; tartarica che apre come una spada affilata il palato, facendo irrompere peso e consistenza del corredo fruttato come nelle annate più ispirate; sorso potente, concentrato, austero e di lunghezza siderale. Che dire, se non invidiare i fortunati possessori dei pochi esemplari che siamo riusciti a importare dal domaine. Valutazione da 97 punti ora. Apogeo di consumazione [2030-2045]

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