Puligny Montrachet 1er cru Clos du Cailleret monopole 2022

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  • Jean Chartron
  • 2022
  • Premier cru
  • Vinificazione : Egrappé/uve diraspate Egrappé/uve diraspate
  • Vitigno : Chardonnay Chardonnay
  • 2024-06-22
149,00 €

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il climat Cailleret rappresenta la naturale prosecuzione, verso nord, del "Le Montrachet", e gode di fama apicale tra i premier cru della denominazione. Il Clos di Chartron (di cui 0.85 ha sono stati ceduti al domaine De Montille e 0.13 ha al domaine M. Bouzereau, nel 1993), posto a circa 260 mt d'altitudine, al centro del grande rettangolo che rappresenta l'estensione totale dei Cailleret (3.33 ha), si estende per 99 a e 25 ca e vanta i primi impianti risalenti al 1944. La stoffa di questo vino paga naturalmente dazio al celeberrimo "Montrachet" non tanto in termini di eleganza, grip, verve a pressione a centro-bocca, e nemmeno in termini di complessivo splendido bilanciamento tra le sue componenti, ma, soprattutto, per la non identica capacità di affinare con la stessa cangianza espressiva (proprietà unica del Montrachet) nel lunghissimo periodo; premesso doverosamente ciò, l'allungo espressivo di questo 1er cru vanta un piazzamento d'onore, senza dubbio alcuno, nel podio elitario dello chardonnay di Puligny. Il terroir presenta una marna a prevalenza argillosa, dalla verve cromatica aranciata piuttosto vivida, e da una distesa compatta di piccoli ciottoli. Annata '22 paglierina profonda. Olfazione inebriante, che irradia note di fiori bianchi intensi, pera matura, pesche nettarine, piccoli agrumi e nocciole fresche; bocca che attacca salina, consistente, debordante di piacere fruttato, realmente irrefrenabile nella proposizione fruttata in rapida successione. Anne Chartron riferisce che “se i Folatieres sono figli del Batard, Caillerets lo sono dello Chevaliers”; ciò per dare la dimensione aulica di questo vino, da olimpo degli chardonnay di questo lembo di terra benedetta. Nessuna opulenza nella '22: i cenni di frutta risultano un po' più maturi dei Pucelle ed irradiati da energia, tensione e e mineralità spiazzanti; tartarica in bella evidenza, co-protagonista di un sorso autenticamente sontuoso. Quest'anno sembra nella sua versione migliore. Persiste nel finale in una complessità schietta ed autentica. 95 punti e ci tratteniamo. Apogeo di consumazione [2027-2035]

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