cru in regime di monopole che impreziosisce ulteriormente la palette dei terroirs di pertinenza dei Gouges su questa denominazione: è esteso per circa tre ettari e mezzo e la sua etimologia richiama un luogo in cui insisteva un frutteto coltivato a pere, che poggia su un suolo ghiaioso, posto in un'area di forte pendenza. La personalità scintillante di questo climat deve la sua allure al fatto che le viti sostano su una lastra di calcare rosa di Premeaux sovrastata da un suolo piuttosto pietroso; nella parte alta della parcella vi è una maggiore presenza di questo calcare ghiaioso, di natura detritica, mentre, più in basso, si riscontra una prevalenza di marna a prevalenza argillosa. E' un climat che storicamente rappresenta al meglio il connubio tra potenza aggraziata e longevità, ed era indicato già dal celebre dr. Lavale, nel 1855, come uno dei luoghi più vocati della denominazione. La grande sfida dei Gouges è stata gestire e domare con successo l'esuberanza e potenza dei tannini dell'area meridionale di questa appellation, restituendoci, grazie ad un'accortezza e sensibilità enologica di prim'ordine, un'interpretazione sorprendentemente autentica ed aggraziata. Annata '21 viola rubino intenso. Naso ricco, che tracima mirtilli e ribes neri, scie mentolate, ciliegie rosse mature, sbuffi floreali e nuances di intensa mineralità zonale; ingresso palatale succoso, scorrevole, cenni di cioccolato fondente e prugne scure, tannini cesellati e puntiformi che sorreggono una zampillante mora di gelso sul finale. Entusiasmante esperienza degustativa che ha spalancato un'ampia successiva dissertazione tecnica con Gregory. Apogeo di consumazione [2026-2034]