siamo al cospetto di un prodotto che rappresenta una delle punte di diamante del domaine e di una delle migliori incarnazioni enoiche dell'intera Cote d'or. E' ricavato da una parcella in proprietà dei Laroze di 1.46 ha, posta nell'area nord del climat, localizzata a circa 280 mt, dispiegata su pendenze minimali (attorno al 5 per cento), e frutto di un parco vitato i cui primi impianti risalgono addirittura al 1949. Ciò che rende unico questo grand cru è che si trova ubicato su terreni che risalgono a quattro distinte ere geologiche, lungo la perpendicolare nord-sud e verso est-ovest; infatti, verso la "route dei grand crous", presenta un suolo maggiormente pietroso e calcareo, affiorante dalla cava limitrofa; invece, risalendo verso l'area nord della parcella, sono presenti marne a prevalenza calcarea, dovute ad una fitta presenza di fossili di piccole ostriche; salendo, si incontra una prevalenza di marna argillosa grigio-beige; infine, nella parte superiore, domina il nobilissimo calcare di Premeaux, di grande compattezza e di colore beige rosato. Annata '21 rubino violacea elevata per l'80 per cento in legno piccolo nuovo. Olfazione che elargisce stupore per l'estrema frammentazione fruttata che è in grado di proporre e che seduce: ciliegie rosse, lamponi in coulis, more, fragole mature, il tutto sprofondato in un mood tardo autunnale, umido, pregno di fogliame. Bocca importante, densamente fruttata e griffata da una freschezza encomiabile per spinta verticale e da una verve sapida che avviluppa e conferisce polposità all'arabesco tannico, finemente disegnato. Chiusura dall'eco profonda e dalla retrolfazione intensa. 96 punti tutti meritati. Apogeo di consumazione [2027-2040]