un village cresciuto qualitativamente sotto i nostri attenti occhi, anno dopo anno; va dato atto che il lavoro silenzioso e capace di Paul Zinetti ha apportato migliorìe significative al savoire faire già storico del domaine, considerando anche l'autorevolezza di chi lo timonava prima del suo arrivo in azienda. Si tratta di un Volnay femmineo, che è solito dispensare delicati effluvi fruttati con generosità, sorretti, soprattutto, da un’energia sorprendente e rappresenta alla perfezione, come da vulgata, l'alter ego sudista di uno chambolle. Le estrazioni di Zinetti, poi, sono sempre più smooth e calibrate; le follature sono estremamente dosate e ragionate, i rimontaggi sono pressochè inesistenti, considerato anche l'andamento delle annate del nuovo corso climatico. Lo consideriamo davvero un ottimo metro di paragone per i village della aoc, e peraltro davvero estremamente godibile sin dalla gioventù. Il vino è frutto del missaggio di due lieux-dits: "Les Grands Champs" e "Les Famines". Annata '20 in cui l'apporto del lieux-dit “Grand Champs” ha fornito i due terzi del missaggio; uve totalmente diraspate, conduzione agronomica bio e biodinamica, affinamento in rovere nuovo al 25 per cento. Violaceo denso e luminoso; naso estremamente arioso, fresco, in cui spiccano aromi di violetta e rosa rossa, al quale approcciano successivamente ribes rossi boschivi e lamponi in coulis; bocca setosa, dal tannino finemente ricamato, che vibra ed esalta una purezza di frutto davvero encomiabile, sostenuta da striature sapide che pulsano sul palato, esaltate da una freschezza che dona ulteriore confort al sorso. Millesimo che ha stretto un alleanza intima con il savoir faire di Paul e che ci conferma lo status di classicità raggiunta del prodotto. Apogeo di consumazione [2023-2030]