climat dalla forte pendenza e dal magico appeal, esteso per 9.5 ha, che, etimologicamente, richiama la celebre vallata spalancata dalla Combe limitrofa, e per questo ha aggiunto il suffisso St. Jacques negli anni '30. Si trova a fianco all'omonimo celebre “Clos St jacques” e presenta due terroirs differenti: a nord preponderano suoli poco profondi, che lasciano spazio ad una lastra calcarea di età giurassica, mentre a sud abbonda di scheletro, essendo sassoso e ricco di marne a prevalenza argillosa. La risultante sono vini di bello spessore e ostentata maturità del frutto scuro, che non nasconde di possedere un animus materico e pai particolarmente intense. L'appezzamento dei Laroze è di 0.3 ha, messo a dimora nel 1943, a nord del paese, su terreni di rocce ricche di fossili e quote di argille rosse. Annata '22 elevata in legno nuovo per il quaranta per cento con il contributo del venticinque per cento di grappolo in vinificazione. Millesimo dirompente per estrosa estroversione; estrosa perchè non lesina, non trattiene il suo potenziale, anzi, pare ostentarlo. Veste rubina impenetrabile. Nota di testa sulla percezione di stuoli di ceste di fragole in purea, striate di spezie e note animali rotie. Bocca tesa, irrorata di copiosa presenza di ciliegie rosse solcate da traccianti sapidi di evidente natura territoriale. 95 ai blocchi di partenza. Davvero un enorme Clos St Jacques. Apogeo di consumazione [2027-2037]