gli “Chenevottes” rappresentano una parcella ubicata all'ingresso della Combe di St Aubin ed in prossimità di Puligny-Montrachet, estesa per 11 ha, e suddivisa in tre lieux-dits: “les chenevottes”, “Les Bondues” e “Les Commes”. Etimologicamente, deriva il suo nome dalla parola "cheneve", che significa "canapa" in francese antico, ed indica che, al posto di questa vigna, un tempo, insisteva un vecchio campo, adibito alla sua coltivazione. Il climat, sempre asciutto perchè ventoso, svetta nella sommità del pendio che guarda dall'alto, in modo ossequioso, il Grand Cru Montrachet, nel contesto di una zona pianeggiante, contraddistinta da marne profonde di natura argillosa. Il liquido degli Chenevottes è notoriamente profumato, dal caratteristico sentore di fossili sbriciolati e dalla piena leggibilità solo dopo qualche anno di sosta in vetro: senza dubbio, in questo vino Jean Marc, che possiede 0,29 ha di parcella e primi impianti risalenti addirittura al 1950, sfodera uno dei suoi prodotti più eleganti: setoso, generoso e sempre pregno di note di agrumi marcate. Annata 2021 lucente. Naso accarezzato da un lieve tocco di rovere cremoso, poi polvere calcarea di fossili oceanici, polpa di limone fresco e di mandarino; palato di grande scorrevolezza gustativa, grazie all'alveo salino ed agrumato, sorretto da una freschezza trascinante. Bagliori di grazia, che necessitano di sosta in vetro. Apogeo di consumazione [2026-2034]