DenominazioneBeaune

Beaune rappresenta, da sempre, in Borgogna, l'avamposto degli scambi di commercio di vini, primo riferimento per la Borgogna. E' una cittadina dalle mura antiche, all'interno della quale si respira un'atmosfera ancora medievale, rappresenta il centro nevralgico della Cote d'Or; è il terzo comune più ampio di quest'area, dopo Gevrey-Chambertin e Meursault. Si tratta del comune con la più grande superficie vitata di tutta la Cote d'Or, con 450 ettari, e vanta 42 climats classificati Premier Cru, che costituiscono il 70% del territorio. Beaune, la città dalla ricchezza pro capite maggiore dell'intera Francia, è sempre stata sinonimo di intense attività commerciali e fondamentale riferimento per le più autorevoli maisons de negoce di Borgogna (tra le più rinomate: Bouchard P & F, L. Jadot, A. Bichot, Bouchard A. & F, C. Giroud e Chanson P & F) che hanno rappresentato, ed a tutt'oggi rappresentano, la Cote d'Or fatta ad azienda. La struttura dei suoli di questa AOC, costituita da una quota predominante di natura calcarea, risulta complessa; in particolare, nel versante nord, risulta di matrice sottile (Marconnets, Clos du Roi, Fèves e Bressandes), soprattutto in prossimità della parte superiore del pendio, sul versante più ripido: questi vini risultano pieni, piuttosto monolitici e solidi fin dall'inizio e, pertanto, necessitano di un affinamento piuttosto lungo per esprimere il meglio della propria natura. La zona vitata al centro del comune presenta un terreno con una quota sassosa: il vino che ne risulta è, mediamente, di discreta matericità, piuttosto opulento e succulento. La zona sud, infine, presenta maggiori percentuali di sabbia: il terreno risulta molto sassoso e difficile da lavorare e, nella parte finale del pendio (Boucherottes, Epenotes, Chouacheux) il suolo risulta maggiormente argilloso; qui il terreno è profondo, e la produzione risulta un pò eccessiva; questo settore è conosciuto come "le puits de Beaune" e dà vita a vini leggeri, delicati, di pronta beva. Ciò premesso, il tratto medio e caratteristico dei vini di Beaune, la maggior parte rossi, risulta essere, pertanto, una discreta potenza, un buon vigore materico, ed un peso estrattivo non trascurabile (ma con notevoli eccezioni; su tutte, il piccolo cru, situtato all'interno del premier cru Greves, denominato "les bressandes vigne de l'enfant jesus", di monopolio del negotiant Bouchard P & F). Pertanto, questi vini possono esprimere uno stile sia particolarmente raffinato ed aromatico (spiccano, in questa accezione, i climats di Aux Cras e Les Teurons) che maggiormente solido e tannico (Les Greves e Les Bressandes). Autorevole critica internazionale (Clive Coates) considera i vini di Beaune una commistione tra i robusti, muscolari e ricchi vini di Pommard e quelli delicati ed eleganti di Volnay.