DenominazioneChassagne Montrachet
Chassagne-Montrachet è una denominazione che vanta una storia la quale risale all'epoca romana: infatti, i primi insediamenti umani risultano situati nella zona del climat "Les Caillerets". Inizialmente era conosciuto come "Cassaneas", intorno al 886 a.c. e, solo molto più tardi, diventerà Chassagne: nel 1879, nello stesso momento in cui Puligny è divenuta Puligny-Montrachet, anche Chassagne ha aggiunto al suo il nome del proprio climat più rappresentativo, Montrachet. Si tratta di un comune che produce vini bianchi di grande eleganza e di straordinaria intensità materica; curiosamente, si è distinto, in origine, per la maggior produzione di vini rossi da pinot noir (che risultano molto corposi, a volte rustici, in qualche modo assimilabili alla struttura dei Pommard, ma dai tratti scarsamente distintivi). Oggi questa tendenza è decisamente mutata: i vini rossi provengono da vigneti estesi per poco più di cento ettari (un terzo della superficie comunale), mentre la maggior parte dei terreni è coltivata a chardonnay. I vini provenienti da questo comune ostentano pienezza, solidità, sono mediamente ampi e grassi, e ricorrono, spesso, netti sentori di mandorla bianca, burro e cioccolata bianca; si tratta di vini considerati affini (ma leggermente meno distintivi) all'espressività dei Puligny Montrachet, e che presentano un grip migliore rispetto alla maggior parte dei Meursault; questi ultimi, invece, risultano, generalmente, più morbidi rispetto agli Chassagne. Questa aoc rappresenta uno dei comuni più ampi della Cote d'Or: si dispiega su circa 370 ettari e la sua struttura dei suoli risulta complessa: il sottosuolo roccioso, come per la maggior parte in Borgogna, è basicamente costituito da calcare oolitico, qui di origine Bathoniana, dello steso tipo rinvenibile in Cote de Nuits. A seconda della posizione in cui ci si trova all'interno del comune, il suolo, essenzialmente composto da detriti di natura calcarea, manifesta più o meno quote di argilla, più o meno di ghiaia o più o meno di gesso e, quindi, presenta spesso colorazioni diverse; le più pesanti terres rouge si trovano più in basso, lungo il pendio, verso Morgeot, mentre più in alto, lungo la traiettoria tracciata da Embazèes, che passa atttraverso Ruchottes, verso Caillerets, si trovano le più ispirate terres blanches; è proprio qui, nei terreni più magri e maggiormente calcarei delle pendici superiori del comune che traggono origine i migliori vini bianchi.
GRAND CRU
LE MONTRACHET: si tratta di un climat condiviso equamente con Puligny, qualificato, in questo comune, come "Le Montrachet". La descrizione è stata posizionata sul comune di Puligny Montrachet, a cui si rimanda integralmente (link presente sulla località).
BATARD-MONTRACHET: climat condiviso anch'esso, ma per meno del 50%, con Puligny Montrachet ed al Les Criots-Batard Montrachet. Le caratteristiche dei Grand Crus di Chassagne: per evitare duplicazioni di contenuti, le caratteristiche dei due climats condivisi con il comune di Puligny, Le Montrachet e Batard-Montrachet, sono enunciate all'interno della sezione informativa di quest'ultimo.
LES CRIOTS-BATARD MONTRACHET: (1.75 ha per 69 hl di produzione, circa solo dieci mila bottiglie) è una minuscola appellazione, e dei cinque grand crus dell'area è sicuramente quello che esprime il vino più delicato; mentre la struttura parrebbe simile agli altri, ad una comparazione, ad esempio, con Bienvenues, i sentori sono meno vicini al miele, e l'elemento agrumato che spicca si avvicina ai sentori del sorbetto di limone o al lime; la nuances floreale è presente ma dalle componenti meno esotiche e dalle accezioni maggiormente minerali. Infine, vi sono 19 climats classificati Premier Cru, che danno vita ad uve, per l'80%, a bacca bianca: la presenza di questo alto numero di premier cur e, soprattutto, di lieu-dit che possono essere inseriti in etichetta, determina una catalogazione piuttosto articolata e complessa, che fa si che, su questa aoc, ci si può imbattere in almeno una cinquantina di etichette. Tra i premier cru, si segnalano il climata di Cailleret, i cui vini spiccano per mineralità ed attitudine alla longevità, di Romanèe e di Les Grandes Ruchottes. Il Clos Saint Jean, invece, si rivela il più ispirato per la produzione del pinot noir. In conclusione: la griffe dei vini di Chassagne è rappresentata dalla classe innata che li contraddistingue, ricca di straordinarie sfumature aromatiche e persistenze intense, di assoluta eccellenza mondiale.
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