Domaine De Montille
- Biodinamico
- Biologico
Domaine De Montille. I vini di De Montille. Le origini della famiglia risalgono alla metà del XVII secolo, localizzate presso la località di Créancey, nella regione di Auxois. Il domaine nasce ufficialmente nel 1750. E 'stato ribattezzato “de Montille” dopo l'unione di Marie Eléonore Chauvelot de Chevannes e Étienne Joseph Marie Léonce Bizouard de Montille, il nonno di Hubert, il 9 aprile 1863. Hubert de Montille (nato nel 1930) prende in mano le redini del domaine dal dopoguerra. La situazione finanziaria della famiglia la costrinse, nel tempo, a cedere parte delle sue proprietà. Quando Hubert riuscì ad arrestare questa emorragia, gli ettari vitati a disposizione della famiglia era stato ridotti ad appena 2,5, composti da vari lotti su Volnay. Hubert de Montille divenne avv.to, come il padre e cominciò a vivere una doppia vita, tra le viti di Volnay e le aule di tribunale di Digione. La sua prima vendemmia fu nel 1947, anno in cui cominciò a vinificare in proprio (fu tra i primi ad inaugurare questo stile), senza più vendere le proprie uve ai negotiants locali, producendo a proprio nome; questo processo si omologherà del tutto nel corso degli anni ’60, per tutta la sua produzione. I primi successi lo portano ad acquistare nuove parcelle in questi anni ed arriva sino a 8 ettari di proprietà. Il domaine Hubert de Montille cominciò a riscrivere la storia della viticoltura nel dopoguerra in Borgogna. Hubert produceva vini vigorosi, di carattere, anche spigolosi, specchio fedele della sua personalità vivace ed accesa: vini tecnicamente perfetti ma non rotondi e facili, scontrosi da giovani e apparentemente poco leggibili, ma autentici, di moderata alcolicità, di raffinata purezza aromatica e straordinaria eleganza, concepiti per sfidare il tempo e fedele trasfigurazione dei terroirs di riferimento. Nel 1983, dopo un anno negli Stati Uniti, suo figlio Étienne inizia a lavorare presso il domaine. Imparò il mestiere dal padre e solidificò le sue conoscenze attraverso i suoi studi in enologia, conclusi nel 1990. Nel 1995, è diventato co-manager e ha impresso una direzione biologica al domaine (che è stato certificato “Ecocert Bio” nel 2012) oltre a prestare maggiore attenzione all’interpretazione dei millesimi e ad apportare uno stile meno ruvido rispetto a quello paterno, modernizzandolo. Etienne, nel 2001, ha introdotto nel domaine la biodinamica e ha portato avanti il lavoro del padre nel segno della autenticità, purezza, eleganza ed equilibrio nel produrre vino (dal 2006 ha introdotto la vinificazione delle uve intere per alcune parcelle ed in percentuali che variano a seconda dell’annata). Egli, dal 2002 dirige anche lo Château de Puligny-Montrachet. Nel 2003, la sorella Alix ed Étienne hanno creato un maison du negoce, la 'Deux Montille Sœur-Frère', (16 etichette x 60mila bt) dedicata soprattutto ai vini bianchi. Dal 2006, Alix ha assunto la responsabilità per i bianchi del Domaine; in particolare, si segnalano il prezioso Puligny-Montrachet Cailleret Premier Cru ed il Corton-Charlemagne Grand Cru. Quindi, Étienne rappresenta l’anima rossista di casa de montille, mentre Alix (moglie del celebre Jean Marc Roulot ) quella bianchista. Nel 2003, Étienne ha acquisito nuovi ettari vitati e nel 2005 ha riacquistato una quota del Clos Vougeot ed un lotto adiacente al La Tache, a Vosne-Romanée, il mitico "Les Malconsorts". Dal 2011 il domaine conta 20 ettari di vigneti, di cui il 75% sono Premiers Grands Crus, dislocati su entrambe le Côtes. La densità delle viti è di 10.000 ceppi/ettaro, con una forma di allevamento a Guyot semplice. Il numero totale di bt prodotte dal domaine è di circa 80mila. L’avvocato Hubert de Montille, già ottuagenario, è recentemente scomparso (novembre 2014). Il metodo di vinificazione: è effettuata con lunghe macerazioni, affinamento in barriques e imbottigliamento senza filtrazione; obiettivo della famiglia è ricercare vini in cui il ruolo principale non sia più giocato dal corpo, dalla materia e dalla fittezza, ma dalla tensione, il dinamismo e la profondità gustativa.